1. Lavoro e proprietà
Obiettivo. Si analizzano le diverse forme assunte dal lavoro nella storia – e congiuntamente ad esse le diverse forme della proprietà – per evidenziare un millenario processo di emancipazione, particolarmente accelerato negli ultimi due secoli, che tende a portare alla piena espressione delle potenzialità della persona umana anche nel campo professionale, mettendo in luce sia gli ostacoli sia le opportunità dell’attuale fase storica.
Indicazione dei contenuti. Antichità: il concetto di proprietà si estende fino alla proprietà di altri uomini. Contributo del cristianesimo nella scoperta della dignità di ogni uomo. Forme di proprietà dal Medioevo ad oggi. La proprietà come diritto della persona e sua relazione col bene comune. Il monachesimo e gli ordini mendicanti. Le diverse sensibilità sviluppate, da una parte, dal cristianesimo riformato (Europa continentale in espansione economica) e, dall’altra, da quello cattolico (Europa mediterranea in fase di declino). Le ideologie della rivoluzione industriale. Esplosione della “questione sociale”. Il movimento operaio e il sindacato: dalle prime reazioni alle condizioni di lavoro nel capitalismo primitivo, agli attuali sindacati; attraverso il movimento dei lavoratori e con il progressivo imporsi della dignità del lavoratore, l’intera società progredisce. Valutazione dell’ideologia e della costruzione sociale del comunismo. Il movimento cattolico in campo sociale ed economico. Le nuove realtà lavorative e le forme di diffusione e di partecipazione alla proprietà.
Indice delle unità didattiche:
Unità 1: Il lavoro oggi (1:05)
Unità 2: Ebraismo e cristianesimo (10:54)
Unità 3: Dal Medioevo alla Riforma (26:00)
Unità 4: La rivoluzione industriale (34:31)
Unità 5: Il movimento cattolico (53:27)
Unità 6: Marx e i regimi socialisti (1:10:23)
2. Capitalismo e impresa
Obiettivo. Si propone una valutazione critica e non preconcetta del capitalismo e delle sue forme attuali, riconoscendone il compito storico, le conquiste, i limiti, le opportunità che esso offre e le correzioni necessarie per costruire una economia incentrata sulla persona e sulla sua dignità. Si vuole anche valorizzare la figura dell’imprenditore, mettere in luce la dimensione etica della sua professione, aprire delle prospettive su un nuovo modo – promotore delle risorse umane e solidale – di intendere l’azienda, e indicare le diverse forme che l’azienda stessa può assumere.
Indicazione dei contenuti. Le trasformazioni del capitalismo. L’evoluzione dell’economia da attività considerata necessaria, ma non nobile, all’economia come luogo di realizzazione personale: pertinenza dell’etica all’economia. Economia d’impresa e bene comune: l’impresa come comunità di persone; il movimento cooperativo, l’economia relazionale e di comunione. Valutazione del capitalismo occidentale: elementi positivi costruiti finora e i limiti. La figura dell’imprenditore come persona che interpreta la realtà del lavoro umano ad alto livello; le virtù specifiche dell’imprenditore. La dimensione morale dell’attività imprenditoriale e direttiva, non solo dal punto di vista di un’etica degli affari, cioè della correttezza nello svolgimento del proprio lavoro, ma riguardo all’etica economica e all’etica sociale in generale. Ruolo sociale dell’imprenditore. Analisi del mercato e del profitto.
Indice delle unità didattiche
Unità 1: Capitalismo o capitalismi? (1:05)
Unità 2: Il mercato (10:37)
Unità 3: Imprenditori e imprese (22:32)
Unità 4: L’economia di comunione (43:43)
3. Sviluppo e non sviluppo
Obiettivo. Si intende dare una visione generale delle diverse situazioni economiche presenti nel mondo, e delle relazioni esistenti tra di esse, proponendo l’idea di un bene comune dell’umanità anche nella sfera economica, tale che ognuno garantisce il proprio sviluppo se aiuta quello degli altri.
Indicazione dei contenuti. L’interdipendenza economica planetaria e i diversi modelli di sviluppo. Il duplice volto della povertà (povertà positiva come stile di vita liberamente scelto, povertà negativa come mancanza dei beni materiali e spirituali). Le diverse forme della povertà contemporanea. Rapporto tra Nord e Sud del mondo e concetto di sviluppo legato alla realtà della persona e dei popoli. Valutazione dei diversi capitalismi esistenti e loro relazioni. Ruolo della finanza e finanza etica. Il commercio equo e solidale. Valutazione delle attuali “strutture di peccato” e delle opportunità di correzione e di sviluppo. La collaborazione tra i diversi soggetti sociali ed economici nella promozione dello sviluppo; la collaborazione tra i popoli.
Indice delle unità didattiche
Unità 1: Diritti umani e sviluppo (1:05)
Unità 2: I volti della globalizzazione (21:14)
Unità 3: Cooperazione internazionale e investimenti per lo sviluppo (47:29)
Unità 4: Un modello insostenibile (1:11:34)
Unità 5: Finanza e speculazione (1:41:39)
4. La società solidale
Obiettivo. Si vuole valorizzare gli stili di vita solidali e mostrare come essi siano capaci di imprimere un profilo etico alla realtà economica contemporanea. Particolare attenzione è rivolta alla cultura del non-profit, che presuppone capacità di condivisione, solidarietà, inventiva organizzativa, disponibilità a mettere le competenze e la capacità professionale al servizio di un utile comune.
Indicazione dei contenuti. Tema dei diritti sociali e della loro interpretazione da parte dello Stato sociale. Attuale crisi dello Stato sociale e indicazioni per garantire i diritti sociali in futuro. Partecipazione dell’intera società alla solidarietà. Il volontariato, le sue caratteristiche e il suo ruolo. I corpi intermedi tra persona e Stato. Il Terzo settore e il suo rapporto col mercato e con lo Stato. Logica di scambio e logica della reciprocità. Prospettive future del sistema economico.
Indice delle unità didattiche
Unità 1: Diritti sociali e Stato sociale (1:05)
Unità 2: Terzo settore e sussidiarietà (29:18)
Unità 3: Il volontariato (1:05:02)
Unità 4: Gli stili di vita (1:22:50)