"Verità e politica."

Abstract: Un aspetto della attuale crisi politica nei Paesi Occidentali è l’acutizzarsi del conflitto tra “politica” e “verità”. Questo aspetto si intreccia con il fenomeno della progressiva perdita di autorevolezza da parte di molte classi dirigenti politiche contemporanee. Ogni comunità politica, per continuare a sussistere, ha bisogno di condividere quelle che Hanna Arendt chiamava “verità di fatto”. Ma una interpretazione esclusivamente procedurale della democrazia, che oscuri proprio l’elemento di “verità condivisa” sul quale essa si fonda, rischia di ridurre la verità ad opinione. L’espandersi del potere ai danni dell’autorità contribuisce ulteriormente alla dimenticanza della verità originaria, che deve invece essere rimessa a fuoco e attualizzata per ridare senso e orientamento alla convivenza. Un notevole aiuto per procedere in tale direzione può venire dal metodo dialettico antico; esso infatti creava una comunità orizzontale che praticava una ricerca sistematica della verità, in modo da arrivare a riconoscere e a condividere ciò che è vero, come conquista comunitaria. Tale visione comunitaria assume ulteriori significati, successivamente, attraverso il rinnovamento portato dalla rivelazione cristiana nelle categorie con le quali vengono pensate le relazioni umane, e in particolare la relazione politica.